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SAN PIETRO A MAJELLA : E' MANITA !

SAN PIETRO A MAJELLA : E' MANITA !

Scritto da: Avv. Giuseppe Leotta il 21/04/2011 alle ore 10:04, nella categoria Focus afam

E sono cinque! Non si tratta, ovviamente, di goal segnati in una partita di calcio ma di decisioni emesse da 14 magistrati amministrativi (TAR LAZIO e CONSIGLIO DI STATO) che “inchiodano” il Direttore del Conservatorio partenopeo alle proprie gravi responsabilità in relazione all’ormai famigerato “caso Stabile”...

QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DER “SAN PIETRO A MAJELLA”

QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DER “SAN PIETRO A MAJELLA”

Scritto da: Avv. Giuseppe Leotta il 26/02/2011 alle ore 15:30, nella categoria Focus afam

Già un anno e mezzo trascorso e quattro pronunciamenti favorevoli, ma Serena Stabile, studentessa di Canto del Conservatorio di Napoli, non riesce ancora a ripetere il proprio ultimo esame dichiarato illegittimo dai Magistrati in virtù dal ruolo svolto dal Direttore Patrizio Marrone. Il tutto, ovviamente, con il placet della Direzione Generale AFAM!

È il 3 settembre 2009 quando Serena Stabile, studentessa di Canto presso il Conservatorio di Musica di Napoli “S. Pietro a Majella” con ottimo curriculum studiorum al proprio attivo, si accinge ad effettuare l’ultimo esame (peraltro complementare) del proprio corso quinquennale di studi, prima di poter finalmente acquisire l’agognato Diploma.

Tuttavia, all’atto di sostenere la prova, la studentessa si trova di fronte (oltre alla commissione valutatrice) anche il Direttore del Conservatorio, Prof. Patrizio Marrone, che assume un ruolo attivo ponendo domande, prendendo decisioni, condizionando – di fatto – l’evoluzione dell’esame; proprio quel Direttore che nella qualità di membro della Consulta degli Studenti e del Consiglio Accademico la Stabile aveva più volte aspramente criticato, anche con atti formali.

L’esame va male e la studentessa non solo viene bocciata ma viene, dal Direttore Marrone, espulsa dal Conservatorio e fatta decadere dalle cariche sino a quel momento ricoperte in seno agli organi dell’Istituzione.

Serena Stabile non ci sta e, con l’ausilio del sottoscritto, si rivolge al TAR che, in tempi abbastanza brevi, emette una prima ordinanza con cui, ritenendo il Ricorso «assistito da sicuro fumus boni juris in ordine alle diffuse censure che hanno caratterizzato l’esame», ne ordina la ripetizione.

A quel punto, proprio al fine di dare esecuzione all’ordinanza del TAR, si riunisce il Consiglio Accademico del Conservatorio di Napoli che adotta i criteri sulla base dei quali sarebbe dovuta essere designata la nuova commissione per la ripetizione dell’esame.

Senonchè il Direttore Marrone - secondo i Magistrati bramoso di portare a termine la propria “battaglia personale” poiché spinto da fattori esterni ed estranei alla funzione ricoperta (quali i contrasti pregressi con la studentessa e la connessa voglia di “farla fuori”) ed in oggettivo accordo con la Direzione Generale AFAM (che si presta ad emettere una nota dal contenuto giuridico abnorme) - decide di non conformarsi a quanto deliberato dal Consiglio Accademico, provvedendo direttamente a nominare una commissione a lui gradita con l’evidente intento di eludere quanto disposto dal TAR.

Passano i mesi (siamo già giunti a febbraio 2010), e il calvario giudiziario di una studentessa modello non accenna minimamente ad aver fine.

Anzi, nonostante il primo pronunciamento favorevole, Serena Stabile è costretta nuovamente a rivolgersi al TAR al fine di poter finalmente essere messa nelle condizioni di ripetere l’esame dinanzi ad una commissione imparziale.

Anche in questo caso i Giudici sono estremamente chiari: il Direttore ha posto in essere condizionamenti ambientali sulla commissione esaminatrice che aveva provveduto a bocciare la studentessa e, successivamente, anziché attenersi a quanto stabilito dal Consiglio Accademico, pur trovandosi in una situazione di palese conflitto di interesse, ha nominato la commissione a lui (e solo a lui) gradita e, così facendo, ha violato i principi di buon andamento e di imparzialità dell’azione amministrativa proclamati dall’art. 97 della Costituzione.

Ma non c’è niente da fare. Il Direttore Marrone ha deciso che l’esame della Stabile «non s’ha da fare» e l’esame non si fa.

Nonostante l’ennesimo (il terzo) pronunciamento negativo (questa volta ad opera del Consiglio di Stato), il Direttore Marrone non si dà pace ed induce il Presidente del Conservatorio a rimangiarsi la volontà, in un primo momento esternata alla difesa della Stabile, di chiudere finalmente la vicenda con reciproca soddisfazione.

Non solo. Con l’ausilio dell’Avvocatura dello Stato di Napoli e non si sa bene alla luce di quale atto autorizzatorio (sarebbe infatti necessaria apposita decisione del CdA del Conservatorio che non sembra abbia mai deliberato in tal senso), il Marrone ed il Conservatorio di Napoli hanno finanche avuto l’ardire di richiedere alla Stabile, al suo legale ed ad altri soggetti (testimoni nella causa presso il TAR), ben 800.000 euro a titolo di risarcimento dei danni presuntivamente subiti!

Attesa l’abnormità di tale azione giudiziaria (ottenere pronunciamenti favorevoli dal TAR e dal Consiglio di Stato vorrebbe significare aver provocato dei danni all’immagine del Marrone e del Conservatorio???), i soggetti ingiustamente accusati non si sono solo limitati a difendersi ma, con il patrocinio degli Avv.ti Antonino e Francesco Creaco del foro di Reggio Calabria, hanno contrattaccato esponendo il Conservatorio e il Marrone medesimo al possibile esborso di circa un milione e mezzo di euro.

Circostanza quest’ultima invero divenuta altamente probabile in seguito all’emissione da parte del TAR della decisione che definisce il merito della vicenda, rinviando ad una separata sede per la quantificazione dei danni subiti dalla studentessa Serena Stabile.

Con la sentenza 1594 del 21 febbraio 2011, infatti, il TAR certifica, in via definitiva, che l’esame fu condizionato dalla attiva ed illegittima condotta del Direttore Marrone che, col movente di voler espellere la Stabile dal Conservatorio in ragione dei contrasti con lei avuti in epoca precedente, ha violato rilevanti precetti costituzionali e, pur di vincere la sua folle “battaglia personale”, ha, per ben due volte, eluso l’ordine dei Magistrati.

Ci tengo a precisare come, per l’ennesima volta (la quarta), abbiamo assistito al trionfo della Costituzione e del principio di legalità su una gestione “sviata” del potere, anche se, ad oggi, la studentessa non ha ancora potuto ripetere l’esame.

Tuttavia quello che più stupisce dell’intera vicenda è il silenzio della Direzione Generale AFAM sulla condotta del Direttore Marrone.

È chiaro quindi che il diretto responsabile – il Direttore Generale Giorgio Bruno Civello – o si accorge di aver mal vigilato e fa piena luce sulla gestione della vicenda operata dal Marrone oppure vi è il concreto rischio che sia ritenuto “complice” di una vicenda giuridicamente aberrante, con la conseguenza di condividere il medesimo destino del Direttore Marrone.

Simul stabunt, simul cadent, vero Ministro Gelmini?

Avv. Giuseppe Leotta

P.S.: È stato riferito al sottoscritto che in occasione di una recente riunione della c.d. “Conferenza dei Direttori” dei Conservatori di Musica, è stata messa in giro la voce secondo cui l’Amministrazione avrebbe già vinto la causa contro Serena Stabile (ed invece l’ha persa!) e che starebbe attendendo il pagamento, anche dal sottoscritto, di 800.000 euro a titolo di risarcimento danni. Orbene il sottoscritto non è in grado di verificare se la circostanza corrisponda o meno al vero (si pregano le persone presenti ed oneste a prendere contatto col mio Studio per cercare di fare chiarezza); ma qualora ciò fosse vero, spero che sia al più presto ristabilita la verità, diversamente ne verrebbe un serio discredito all’immagine dell’Amministrazione che, il sottoscritto, cerca invece di tutelare mediante la propria attività professionale sempre finalizzata al rispetto del principio di legalità.

P.P.S.: Mi sembra che questa vicenda possa rappresentare un monito per gli studenti. Ragazzi/e siete avvertiti: per certe direzioni la vostra presenza, nei vari organi delle Istituzioni, deve limitarsi a calare supinamente la testa e dire sempre di sì. A questo punto, appare chiaro, che orgoglio, rispetto e dignità dei ruoli divengono espressioni puramente casuali e retoriche. Cari studenti, vi sta bene?

Scarica allegato: SERENA STABILE - TAR (PRIMA SOSPENSIVA)

Scarica allegato: SERENA STABILE - TAR (SECONDA SOSPENSIVA)

Scarica allegato: SERENA STABILE - CONSIGLIO DI STATO RIGETTA APPELLO CAUTELARE DEL CONSERVATORIO

Scarica allegato: SERENA STABILE - TAR (SENTENZA DI MERITO)

CONSERVATORIO DI NAPOLI: IL TAR ACCOGLIE IL SECONDO RICORSO DI UN'ALLIEVA.L'AMMINISTRAZIONE CONDANNATA ANCHE ALLA RIFUSIONE DELLE SPESE


ESAME FALSATO, IL TAR CONDANNA IL DIRETTORE DEL CONSERVATORIO

Napoli: PROVE DI ACCANIMENTO ACCADEMICO

CONSERVATORIO DI MUSICA DI NAPOLI

il direttore la boccia e lei ricorre al Tar: che le dà ragione

il caso

San Pietro a Majella, il direttore la bocciae lei ricorre al Tar: che le dà ragione

La Stabile, membro della consulta studentesca e del consiglio aveva protestato in nome della «legalità»

NAPOLI - Una pianista scomoda, un direttore infastidito, un conservatorio sotto i riflettori.
Al San Pietro a Majella, il direttore Patrizio Marrone aveva voluto assistere personalmente all’esame di pianoforte complementare di un’allieva della classe di canto. Visto l'esame, avrebbe poi imposto alla commissione la bocciatura.

LA DENUNCIA AL TAR - La giovane musicista ha sporto denuncia e il Tar del Lazio le ha dato ragione, disponendo che possa essere sottoposta di nuovo all’esame, e al giudizio di una «idonea commissione». Ora la studentessa chiede le dimissioni di Marrone.

BOCCIATA, SENZ'ALTRO BOCCIATA - La bocciatura risale al 3 settembre scorso: Serena Stabile, secondo il suo legale, Giuseppe Leotta, sarebbe «invisa» al direttore, Patrizio Marrone, in quanto membro della consulta studentesca e del consiglio accademico: «Non era più gradita al direttore - sostiene l’avvocato - che non vedeva di buon occhio le battaglie per la trasparenza e la legalità della gestione che gli studenti continuano a portare avanti, anche grazie all’attività della Stabile».

ISCRIZIONE RIFIUTATA - «Dopo la bocciatura, Marrone ha poi rifiutato l’iscrizione all’anno accademico 2009/10, espellendo di fatto l’allieva. Si tratta di fatti di inaudita gravità - continua Leotta -, all’antitesi dei principi di legalità e di imparzialità che devono invece ispirare l’azione delle pubbliche amministrazioni. Non è ammissibile che il Direttore abbia usato l’autorità che gli deriva dalla funzione ricoperta per liberarsi di una studentessa «scomoda» ma senz’altro meritevole sul piano del profitto. Il ministero dovrebbe fare chiarezza, invitandolo a dimettersi». «Sono felicissima - racconta la Stabile - per una decisione che ero certa che prima o poi sarebbe arrivata, anche se ho passato un periodo in cui sono stata malissimo per quello che mi è successo. Ma, siccome non tutti i mali vengono sempre per nuocere, penso che l’ingiustizia subita mi abbia fatto maturare come donna e come cittadina. Adesso, più che mai, sono convinta che il nostro agire debba essere sempre improntato al principio di legalità. Ed è per questo che ritengo che il Direttore debba dimettersi».

English_____________________________________

Director rejects student examination and she resorts to TAR: it approves the use of student

The instance San Pietro a Majella, Director rejects student examination and she resorts to TAR: it approves the use of studenthe student Serena Stabile, a member of the student and the Academic Council, had protested in the name of "legality" NAPLES - An Inconvenient pianist, a manager harassed, a conservatory in the spotlight. At San Pietro a Majella, the director Patrizio Marrone had wanted to personally attend a piano pupil of the class of supplementary singing. Viewed examination, he later required the Commission's rejection.
THE COMPLAINT TO THE TAR - The young musician has filed a complaint and the TAR of Lazio has given reason, available that can be submitted again under discussion, and judged by an "appropriate committee". Now the student asks for the resignation of Marrone.
REJECTED, CERTAINLY REJECTED - The rejection was on last 3 September: Serena Stabile according to his lawyer, Giuseppe Leotta, it would be "disliked " to the director, Patrizio Marrone, as a member of the student and consult the Academic Council: "It was not more acceptable to the director - says the lawyer - who had not seen favorably battles for the transparency and legality of the administration that students continue to pursue, thanks to the actions of the Stabile.
REGISTRATION REFUSED - "After the rejection, Marrone has also refused entry to the academic year 2009/10, in fact, ejecting the woman. These are facts of unprecedented severity - continues Leotta -, the antithesis of the principles of legality and impartiality that should inspire the action of public administrations. It is unacceptable that the Director has used the authority that derives from its position to get rid of a student "uncomfortable" but certainly deserving in terms of profit. The ministry should make clear, inviting him to resign. " "I'm happy - says Stabile - a decision that I was sure that sooner or later would come, even though I went through a period where I felt terrible for what happened to me. But since not all evil is always a silver lining, I think the injustice made me mature as a woman and as a citizen. Now, more than ever, I am convinced that our actions must always be guided by the principle of legality. And that’s the reason why I think the Director should resign."